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IL PARERE... Danny Boyle riesce a realizzare un film d'azione il cui protagonista non può quasi muoversi. L'idea è simile a quella di Buried ma il film (questo girato alla luce del sole) è completamente diverso La pellicola si basa tutta sulla recitazione di James Franco qui molto credibile. Danny Boyle con lo split screen continuo cerca di ripercorrere il passato e il possibile futuro nella testa dell'escursionista. 127 ore evoca la grande tradizione dei film in cui la natura spinge l’uomo fino al limite, da “Il richiamo della foresta” (Call Of The Wild) a “La morte sospesa” (Touching The Void), ma 127 ore rompe con la tradizione perché celebra la vita anziché il trionfo dell’individuo. Mettete in conto che uscirete sorpresi e sconvolti....ma un film di Danny Boyle è sempre un vero appuntamento al cinema....ma preparatevi a scene molto forti.....