Farsi mordere da un ragno radioattivo? Finire bombardati dai raggi gamma? Ma no, per diventare esseri straordinari, veri e propri supereroi, basta attendere che la lotteria evoluzionistica scelga il tuo numero, o meglio, il tuo DNA. E così eccoti capace ad esempio di volare o di succhiare l'energia al fidanzatino. Bello, vero? Peccato che i tuoi ti considerino un mostro e che gli amici ti scansino manco avessi la peste. E così eccoti abbandonato a te stesso, eroe senza casa e senza bisognosi da salvare. Perché, non dimentichiamocelo, anche i bisognosi ti detestano. Per miracolo però incontri altri come te. Tra cui l’invulnerabile (guarisce da ogni ferita) Wolverine (quel gran pezzo di…Australiano, di H. Jackman) , la "fulminante" Tampesta (se fossi stata H. Berry avrei sparato agli addetti alle parrucche) e il prof. “rotella” Xavier (si può sempre contare sul contegno made in UK del trekiano P. Stewart). Loro si che ti accettano! E che importa se per entrare nelle loro grazie ti devi bardare in una tutina di spandex nero e lottare contro altri mutanti cattivi capitanati da mister “super calamita” Magneto? L’importante è salvare quei gran figli di….Quelle care persone che ti hanno perseguitato e che probabilmente continueranno a farlo.Morale della favola? Anche un blockbauster americano può avere un’anima( quella di un eroe che nonostante provi dolore ogni volta continua a sfoderare 15 cm. di artigli d’adamantio), un regista (Brian Singer) può riuscire a non abusare sistematicamente di ogni effetto speciale conosciuto, una sceneggiatura attenta può farcela a condensare in poche pagine ed efficacemente il carattere di ogni personaggio e che non tutti i film basati sui comics devono per forza spingere i fan della carta inchiostrata all’autoflagellazione.