Nel 1982 arriva il divertente Star Trek II: L'ira di Khan (Star Trek II: The Wrath of Khan) di Nicholas Meyer, molto più in linea con lo spirito del serial TV e baciato anch'esso da ottimi esiti commerciali grazie al lavoro del produttore Harve Bennett. La Industrial Light & Magic di George Lucas, sotto la supervisione di Ken Ralston e Jim Veilleux, subentrò agli studi di Dykstra e Trumbull contribuendo al film con due nuove miniature, la U.S.S. Reliant ed il laboratorio orbitale Regula One, e la prima animazione in C.G.I. prodotta autonomamente da una società di effetti speciali, la sequenza Genesis, realizzata grazie alla grafica frattale da Ed Catmull. Khan, interpretato peraltro benissimo sia nell'episodio Space Seed in TV che nel film da Ricardo Montalban, è un malvagio prodotto dell'ingegneria genetica del XX° secolo dall'intelletto superiore, esiliato con l'equipaggio dell'astronave S.S. Botany Bay DY-100 da Kirk sul sistema di Ceti Alpha 5. L'addio tra Kirk, che avverte ormai il peso dell'età, e Spock, la cui logica inconfutabile gli ha imposto di morire "perchè le esigenze dei molti, quindi la salvezza dell'Enterprise, contano più di quelle dei pochi o di uno", lui stesso, è ben recitato e non privo di una certa carica emotiva, tanto per smentire i denigratori delle capacità interpretative di William Shatner. Colonna sonora del giovane James Horner, futuro premio Oscar per Titanic, e regia di Meyer, già apprezzato sceneggiatore e scrittore