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L'Incredibile Hulk di Leterrier, è un po' la kinder brios: dagli spot te l'aspetti enorme, fragrante, e con una crosta di pandispagnalievitatonaturalmente pronto a cedere sotto la spinta di un'eruzione di marmellata. Poi. Poi scarti la confezione e di trovi davanti una specie di spugna per piatti con in mezzo un secco di pietra lavica al retrogusto di marmellata del 79 d.C. .. Ecco. L'Hulk del papà (cinematografico) di Asterix, è la stessa cosa. Nonostante gli ingredienti di prima scelta, (Norton è superbo, ennesima dimostrazione di quanto, alla fine gli calzino a pennello, quei personaggi sempre al confine tra bene e male, tra ragione e istinto; Hurt, come Rorth, brilla di luce propria; la Tyler se la cava meglio nei video di Steven, ma comunque da' sempre il suo piccolo contributo alla causa), e il budget notevole e il film non decolla. La sceneggiatura manca totalmente, (delude che Norton vi abbia partecipato, rincuora che siano stati tagliati 70 minuti nella versione cinematografica). Manca la voglia di stupire lo spettatore, (il che non vuol dire necessariamente puntare sugli effetti speciali). Manca la voglia di arrivare allo spettatore, (le emozioni di Banner, la sua solitudine, la lotta contro se stesso, il motivo del suo sacrificio, la rabbia che lo assale e l'impossibilità di amare.. non arrivano neanche alle prime file!!). Manca la voglia di fare un film che possa andare oltre il richiamo per orde di adolescenti e nostalgici di una serie che, con budget ridottissimo, fece epoca. Non basta riesumare Lou Ferrigno, indimenticato alter ego del compianto Bill Bixby, o la struggente colonna sonora per spiegare diligentemente la ragion d'essere di questa pellicola. Perchè manca la voglia di credere in un prodotto che poteva farcela.