Il film, seppur riadattato rispetto alla saga fumettistica, tra un taglia e cuci narrativo impressionante, per cercare di non precipitare nell’assurdo, si rivela un romanzo crepuscolare e sovversivo che racconta la storia americana secondo una visione fantascientifica che per molti si potrebbe scoprire sentimentalmente e politicamente più accettabile e comprensiva di quella storica. Nonostante effetti speciali, scenari tragicamente mozzafiato e laceranti, piogge di sangue blu elettrico sulla purezza umana, la pellicola non è un documentario su un passato ”supereroico”, ma un film di uomini e donne non più nel fiore degli anni, alle prese con un mondo anoressico di valori, senza morale e senza speranza pronto a ricalcare le azioni guerrigliere passate e una società da rifondare non più bisognosa di loro, loro che coscientemente hanno difeso la propria patria sia con l’animo di questo mondo sia con poteri ultraterreni annientatori e salvatori ma in entrambi i casi sempre sentiti e dovuti. La trama aiutata da una messa in scena squisitamente neomoderna nella scelta delle inquadrature brune e azzurrognole è suggellata da ritmi intensi e brucianti, freddamente squartati come fossero carni, da continue rivelazioni e spassionatamente tagliati come fossero una tela di Fontana, da suspense e utopie pacifiste.