Rosso, con le corna, maleducato, indelicato e continuamente indeciso. Questo è l'Hellboy che Guillermo Del Toro ci presenta nel sequel della saga avviata nel 2004. Un supereroe che inizia a conoscere veramente il suo destino ma che, nonostante tutto, continua a rimanere dalla parte degli umani, difendendoli dalle creature malvagie che complottano nella notte. Ironia, azione, creature fantastiche, mostri spaventosi e scenografie mozzafiato danno vita a un cine-fumetto incredibilmente completo e appassionante. Guillermo Del Toro regala alla stagione cinematografica estiva un tocco di pura fantasia e intrattenimento. Un viaggio accattivante nel mondo fantastico che alberga nella mente del regista messicano, tra mercati di troll e tombe di eserciti dimenticati nel tempo, lo spettatore viene completamente immerso nella storia, rendendosi conto, alla fine della visione, che tutto ciò a cui ha assistito è semplicemente frutto della fantasia. La sceneggiatura impeccabile ed equilibrata è senza dubbio il punto forte della pellicola. Un percorso di due ore attraverso le quali apprendiamo caratteri e sfumature di un mondo che alla fine sentiremo come nostro. Un mondo di uomini incapaci di accettare qualsiasi creatura che non sia sua simile, un mondo nel quale essere se stessi, e dimostrarsi tali, molto spesso vuol dire esporsi a sofferenze inutili. Hellboymostra la sua incuranza delle regole e il suo desiderio di "normalità" e riesce nel suo intento di farsi conoscere dal mondo, ma ciò che vedrà, sfortunatamente, non lo renderà felice. Tra viaggi e evoluzioni emotive dei personaggi, tra nuovi amori e nuove avventure, tra intrattenimento e comicità, il film si sviluppa divinamente e lascia lo spettatore assetato di sequel. Inutile dire che le prove degli attori sono impeccabili (in Originale). Per forza di cose bisogna citare il grande lavoro compiuto da Doug Jones, che con le sue tre interpretazioni, mette in chiaro la sua capacità di trasformismo e di talento.