“Welcome To The Trolls' Market!” (Benvenuti al mercato dei Trolls) E’ una frase del film che la dice sul lunga su cosa aspettarsi: se volete essere immersi in un mondo fantastico in cui il diverso è di casa, guardare questo film sarà come eseguire un “Ragnarok” (rito magico di evocazione) di grande potenza. Gli effetti speciali sono cosi armoniosi che i vari esseri che popolano i mondi risultano credibili; certo attirano la nostra attenzione, ma non creano particolare ribrezzo ne tantomeno compassione. Di fronte a combinazioni fisiche grottesche non siamo portati a spostare imbarazzati lo sguardo, ma la nostra curiosità è attirata come da un look ricercato. Il noto autore di “Cencio, il nano” direbbe “come in un circo, realtà capovolta …in un mondo di uguali perché tutti strani” . Lo stesso protagonista non si pone troppi problemi; ha altro da fare: sentirsi utile quindi niente complessi di cui ARROSSIRE. Nella trama la fusione di una corona magica a cui è legato un immenso potere distruttivo richiama un cerchio più piccolo, déjà-vu nel Signore degli anelli. E come in questo film, epiche battaglie, duelli e atti eroici sembrano più reali dei buoni sentimenti che emergono periodicamente per tutto il film. …E se dopo aver visto il film ancora non siamo soddisfatti del nostro aspetto, chiediamoci cosa altro non va…forse, nel caso, una limatina alle corna potrebbe essere utile (…Hellboy insegna!)