Mi verrebbe quasi voglia di cominciare dal fondo, dalla sensazione nettissima, alla fine della proiezione, di aver assistito a un melodramma con tutti i crismi, dove l' amore si scontra con la diversità, propria e altrui, e lotta per affermare il diritto della vita sopra la morte. A volte, infatti, abbiamo la fortuna di immetterci in visioni cinematografiche che lasciano il segno. E la serata in cui ho visto “Hellboy II: The Golden Army” è stata proprio una di quelle. La storia parla del principe Nuala del Regno Fantastico che, dopo aver ucciso il padre, decide di invadere la Terra, rompendo così la tregua stabilita fra la razza umana e gli abitanti del Regno. Interviene a fermarlo la squadra del "Bureau for Paranormal Research and Defense" (Dipartimento per la Ricerca Paranormale e la Difesa). Ma il principe non è solo: oltre a lui c'è un intero esercito da sconfiggere... Il film è basato sul fumetto di Mike Mignola, cosceneggiatore con Del Toro, che condisce questa trama, un po' simile ad altre, con scene d'azione e avventure rocambolesche realizzate a forza di effetti speciali, ma è la fantasia visiva di Del Toro, la bravura degli attori e la ricchezza delle trovate a rendere il film così speciale e divertente.