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State of play è un film pieno di spunti e intenti. Lo scopo che si propone potrebbe rivelarsi addirittura pericoloso. Il tema centrale è effettivamente molto delicato; pertanto va affrontato in modo soddisfacente e adeguato. Uno dei motivi di fondo è rappresentato dalla corruzione; la corruzione di un mondo che fa ancora fatica a rialzarsi. La storia, infatti, ci offre diversi suggerimenti per affrontare la questione al meglio. Prendiamo in esame la vera natura del film ad esempio. L'intenzione è in realtà pura e semplice. Ciò che si vuole è rivelare il carattere di persone e azioni velate sotto false apparenze. Consideriamo il caso di Stephen Collins, interpretato dal grande Ben Affleck. Collins vede improvvisamente compromessa la sua carriera e la sua vita in seguito all'omicidio della sua amante. Ma cosa è accaduto realmente? Sappiamo che l'amante fosse a conoscenza di una grande verità; una verità stretta, che probabilmente sarebbe stata rivelata al più presto. Ma siamo davvero certi che dietro tutto questo non vi sia dell'altro? Il ruolo ricoperto dall'attore premio oscar Russel Crowe è dunque molto importante; spetta a lui infatti, il compito di svelare gli inganni e i misteri che si celano dietro tutta l'intera vicenda e per farlo dovrà servirsi dell'aiuto dell'avvincente Rachel McAdams che nel film interpreta la giovane e ambiziosa Della Frye e di Cameron Lynne, interpretata dalla straordinaria Helen Mirren, la quale cercherà di proteggerlo dai meccanismi di un sistema assai corrotto e discutibile. Un film carico di emozioni dunque, che si prospetta essere molto interessante.