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'800 vengono riuniti personaggi straordinari come capitan nemo dottor jekyll la donna vampiro ed altri ancora alla guida Allan Quatermain archeologo per fermare il solito cattivo
idea interessante ma confusa i personaggi poco descritti e marginali un occasione persa

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Marco Cavalleri (MY MOVIES)
10.12.2008
La leggenda degli uomini straordinari Allan Quatermain alla guida di un supergruppo di eroi contro i folli piani di distruzione del malvagio Phantom. Dopo From hell, un altro capolavoro a fumetti di Alan Moore approda al grande schermo.

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Negli anni tra il 1800 e 1900,un miserabile ingegnere travestito e senza scrupoli cerca di scatenare una guerra mondiale per arricchirsi con le forniture belliche.Il governo britannico pare disposto a tutto per fermare l’escalation,perciò arruola uomini unici nel loro genere,uomini straordinari.
Se non fosse tratta da un libro a fumetti questa storia lascerebbe quantomeno perplessi già a partire dal titolo.Gli uomini straordinari che ci vengono mostrati sono in realtà una combriccola formata dai più disparati eroi della letteratura moderna, riuniti per compiere un’impresa strepitosa:faticare per divertire il pubblico,violentando la propria immagine e la propria storia.Individui del taglio d Tom Sawyer,Dr.Jekyll, Capitano Nemo,Dorian Gray,messi assieme riescono a formare solo una macedonia insipida.Da questo cast potrebbero uscire pagine di veri e propri capolavori.E invece ecco i nostri eroi scomparire uno d fianco all’altro in un film che sembra più lo storyboard per un videogioco picchiaduro della Playstation che la narrazione di una leggenda.L’idea di mettere assieme dei grandi personaggi della letteratura è stimolante e divertente,ma non per vederli saltare in acrobatiche sessioni di kung-fu fighting a ritmi vertiginosi e un pò stomachevoli.Il fantasy qui non c’entra, si cerca solo di stupire, si fa a gara a chi la spara più grossa e non si tenta nemmeno di imbastire una vera trama.Appare del tutto secondario che a riunire gli Uomini straordinari sia stato in verità il perfido ingegnere interessato a impossessarsi dei loro segreti,non certo un colpo di scena.Evidentemente si è puntato più sulla quantità che sulla qualità, pensando che mischiando bene un po’ di tutti gli ingredienti a disposizione del cinema di massa, non potesse nascere che un successo.Se si accantona tutto questo c’è da dire che la computer grafica ha prodotto delle ambientazioni decisamente belle.Le scene in cui compare il sottomarino Nautilus,barocco e immenso,sono a tratti epiche e sicuramente soddisfacenti per amanti d u-boat e non,forse le migliori del film.Certo resta da spiegare come un natante tanto grosso si possa destreggiare tra le calli veneziani.é certo,però,che fa sempre piacere vedere qualcosa di insolito.

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Sarà vero? Veramente quello che amiamo degli eroi è vederli cadere? No, perché se la pensate così “La leggenda degli uomini straordinari” è il film che fa per voi!
Sarà vero? Veramente quello che amiamo degli eroi è vederli cadere? No, perché se la pensate così “La leggenda degli uomini straordinari” è il film che fa per voi! Nella pellicola, infatti, le cadute non si contano. Caduta di stile del regista che avvalendosi troppo e a sproposito di grossolani effetti speciali è riuscito a imbruttire un film già brutto in partenza. Caduta d’intelligenza dello sceneggiatore che ha avuto successo nella titanica impresa di condensare in 110 minuti dialoghi al limite dell’insulso e una trama dove i salti “di palo in frasca” non si contano. Caduta di senso estetico del reparto scenografia che ha dipinto Venezia come Capri e Londra come Sanremo ( unico successo l’originale riproduzione versione tecno-indian del mitico Nautilus). Caduta d’integrità di Alan Morre che ha permesso un tale sfregio del suo “La lega degli Straordinari Gentleman”. Caduta di congruenza storica vista l’”hulkizzazione” di mister Hide e la vampirizzazione di Mina Harker, per non parlare dell’intrusione dell’inutile personaggio di Tom Sawyer(messo lì probabilmente solo perché belloccio). Da questo abisso senza fondo salverei solo l’interpretazione più che dignitosa del veterano Sean Connery e quella abbastanza azzeccata di Stuart Townsend che riesce perlomeno a mostrare un Dorian Gray alternativo. Film comunque dimenticabile. E, se non ci riuscite, poveri voi!!

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Una strana accozzaglia di uomini straordinari, radunati da M. per scongiurare la guerra che "Il Fantasma" sta cercando in tutti i modi di provocare.
Certo che vedere insieme un famoso eroe nazionale inglese, il capitano Nemo, un ladro invisibile, la vampiresca moglie di Jonathan Harker, l'immortale Dorian Gray, un Tom Sawyer diventato grande, e il dottor Jeckyll (o mister Hide, fate voi), radunati dal Professor Moriarty, storico nemico di Sherlock Holmes, è quantomeno bizzarro, considerato che nelle loro storie originali questi personaggi non hanno molto in comune. Ne risulta un film particolare, condito di citazioni letterarie e di (molti) liberi adattamenti dei personaggi per meglio farli funzionare all'interno della storia, con un'operazione che ricorda un po' quegli improbabili incontri/scontri di personaggi che da soli funzionano alla grande, ma messi insieme comiciano a vacillare (i vari Freddie VS Jason, Godzilla contro King Kong, Superman contro Grande Puffo, Mosè contro il dottor Spock...) Per il resto un buon cast, un sacco di sparatorie, scontri vari, intrighi, tradimenti e voltafaccia, distruzione di intere città, effetti speciali in abbondanza provano ad aiutare una trama un po' deboluccia che fatica a decollare, nonostante il tentativo di alcuni colpi di scena (per la verità piuttosto prevedibili). Il film insomma, pur avendo tutte le carte in regola, non è un granchè, risulta poco coinvolgente e abbastanza confuso, e una volta finita la visione si ricordano più le caratteristiche particolari di qualche personaggio che gli avvenimenti veri e propri... ma diciamo che può essere un buono stimolo a riprendere in mano i libri che contengono le vere avventure di questi personaggi, per goderseli in versione originale!

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un avvincente film di supereroi provenienti anche dal mondo della letteratura e non solo da quello dei fumetti uniti per sconfiggere la minaccia apocalittica di turno.lottando contro il perfido Fantom gli eroi affronteranno anche i propri fantasmi interiori per riuscire uniti e salvare il mondo
uscito nel 2003, la leggenda degli uomini straordinarie è uno di quei film americani dai grandi effetti speciali che escono senza la pretesa di essere dei capolavori ma che poi si rivelano molto piacevoli. i protagonisti della vicenda costituiscono l'ingrediente principale di questa creazione fantasy. ciò che mi piace dei personaggi è che non sono relegati in uno stereotipo..la vampira (essere sovrannaturale tipicamente perfido) riesce ad essere buona...e i buoni riescono a essere cattivi. questo film avventuroso contiene in se la logica ying yang accompagnata da grandi effetti speciali. il personaggio che mi ha divertita di più è stato senza dubbio Dorian Gray ritratto in modo intelligente anche se pur molto diverso da ciò che aveva creato oscar wilde. il regista è Norrington,lo stesso di blade (altro film che trovo unico nel suo genere) che ritengo sappia cogliere i tempi e gli spazi giusti per dare vita alle scene.

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Nell'Inghilterra Vittoriana, una squadra di supereroi dai poteri straordinari deve sconfiggere il male inflitto dal terribile The Fantom.
Da non perdere per passare un buon momento di avventura, suspence, e divertimento. Ottimi gli attori, magnifica la trama, un film di cui non ci si stanca mai. Film d'azione con personaggi ''folkloristici'' ,fila via liscio con azione e colpi di scena,io non lo perderei se fossi in voi.

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La leggenda degli uomini straordinari:Lupo,Frankie e Dracula! top Potrà sorprendervi il giudizio decisamente positivo, ma come resistere a una trasposizione filmica così ricca di sorprese e di clamorosi protagonisti?
Potrà sorprendervi il giudizio decisamente positivo, ma come resistere a una trasposizione filmica così ricca di sorprese e di clamorosi protagonisti? E soprattutto... come non riconoscere la fedeltà alle atmosfere, allo stile e alla caratterizzazione dei personaggi del fumetto originario? Salvo l'aver esagerato il personaggio della fascinosa ed aggressiva Mina Harker (probabilmente per venire incontro alla minor decifrabilità della figura, persa com'è tra mostri ed attrazioni), in realtà ben più discreta e - apparentemente - puritana, e l'aver introdotto figure non presenti in origine, ma decisamente funzionali (almeno in Dorian Gray) alla vicenda. Fa sorridere vedere il gigione Connery sorprendersi davanti a un imprevisto 'M' ante-litteram, e possono affascinare tanto i gigantismi (molto fumettistici invero) nelle ricostruzioni di certa Londra e soprattutto Venezia, quanto le ricostruzioni moderne di alcune macchine mirabolanti 'd'epoca'. Di certo non mancherà di lasciare l'amaro in bocca a molti o magari una imbarazzante sensazione di incompiutezza (ma chissà che non ci siano seguiti chiarificatori... il finale lo lascerebbe presagire), ma sicuramente i fan di Moore e O'Neill ne godranno avidamente e in molti sapranno divertirsi in questo mondo un po' - non a caso - Holmes e un po' Fu Manchù. Ci si consenta una nota: era proprio necessario l'elogio dell'imperialismo nel passaggio ideale di testimone tra l'inglese Quatermain e l'americano Sawyer ("possa il nuovo secolo appartenere a quelli come te, come il vecchio è appartenuto a quelli come me")?

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Fine 1800: l'Europa è sull'orlo di una crisi politica che potrebbe sfociare in un conflitto mondiale.Gli inglesi, preoccupati per le possibili ripercussioni, decidono di creare un gruppo molto ..."straordinario"
Il film prende spunto dal fumetto La Lega degli Straordinari Gentlemen, ideato da Alan Moore e Kevin O'Neill per l'etichetta del primo America's Best Comics. Il film utilizza lo stesso spunto di Moore: scrivere nuove storie mettendo assieme diversi personaggi classici saccheggiati dalla letteratura fantastico-avventurosa. Rispetto all'originale di Moore, però, il gruppo inizia ad essere riunito iniziando a contattare Allan Quatermain e non Mina Harker (Murray, nel fumetto), come avviene nell'opera di Moore e O'Neill. Inoltre, gli sceneggiatori aggiungono i personaggi di Tom Sawyer e Dorian Gray alla formazione di base.Naturalmente la scena principale è retta dagli effetti speciali: vampiri che si trasformano in pipistrelli, uomini invisibili ecc; ecco, se gli effetti speciali sono il protagonista principale, è anche vero che alcuni di questi effetti hanno del paradossale: insomma, come puo' un sottomarino navigare tranquillamente nei canali di Venezia fin quasi piazza san marco?Certo, se l'inverosimile (Dorian Grey che balla con una vampira?!) è il succo della storia, l'eccezionale diventa una normalità. Gli attori sono tutti di prim'ordine, e le caratterizzazioni dei personaggi davvero encomiabili: uno su tutti Stuart Townsend che rende il suo Dorian Gray davvero in modo impressionante, con quell'aria da aristocratico annoiato che cerca nell'eccitazione del combattimento il sale di una vita immortale, ma vuota. Ma naturalmente la parte del leone la fa, come sempre, il vecchio Sean, a cui basta una battuta, uno sguardo di traverso, un sorriso malizioso per reggere praticamente da solo l'intera scena. Non c'è niente da fare: la classe non e' acqua. Peccato solo la gran confusione nella trama, soprattutto nei passaggi tra scena e scena e ancor piu' da luogo a luogo: sembra quasi che nel tentativo di voler raccontare l'intera storia in poco meno di due ore gli sceneggiatori (ed il montaggio) abbian corso da una parte all'altra saltando a pie' pari alcune scene.

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Un criminale oscuro,Phantom, vuole conquistare il mondo!Viene costituito un gruppo di uomini straordinari,ma tra questi si cela una spia,ingaggiata dal "Fantasma"per prelevare il sangue di tutti i membri dell'equipaggio.Il sangue servirà a creare l'uomo straordinario per un esercito invincibile.
Leggende di ogni tempo si incrociano in modo armonioso. Ogni personaggio è descritto esattamente come noi ce lo immaginiamo dal proprio mito: Dorian Gray bello e vanitoso; il Capitano Nemo scontroso ma buono nell'animo; Mina gelida e seducente; Tom Sayer corraggioso e incosciente; Allan Quatermain il capo forte e dominante. Un viaggio tra Londra, Parigi, Venezia e le montagne asiatiche: mondi completamente diversi dove ogni personaggio si ambiente e muta tratti del carattere. La trama è semplice a tratti banale e prevedibile, ciò che rende questo film unico è il cast e la perfetta interpretazione dei caratteri dei personaggi. Non c’è un protagonista. Colui che guarda il film si identifica in uno o nell’altro personaggio, trovando in ognuno tracce di sé. Si leggono sottintesi e curiosità che lasciano allo spettatore un senso di forte appagamento ad esempio ci viene fatto intuire che Mina abbia già conosciuto Dorian Gray in passato per arrivare a una scena culmine dl film in cui ciò viene confermato e svelato: "Una volta m'hai spezzato il cuore; adesso hai fatto fiasco." Credo che nel film ci siano un po’ troppi effetti speciali e un qualche errore che poteva essere evitato: Stephen Norrington il Carnevale di Venezia non si svolge a Luglio!!!

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